L’assorbimento dei nutrienti avviene principalmente nell’intestino tenue, dopo che il cibo è stato scomposto nel tratto digestivo superiore (bocca, stomaco) in elementi più piccoli: proteine, carboidrati e grassi vengono ridotti a aminoacidi, zuccheri semplici e acidi grassi, rispettivamente. Questi nutrienti, insieme a vitamine e minerali, vengono assorbiti per diverse vie per entrare infine nel flusso sanguigno.
Assorbimento dei nutrienti
L’assorbimento dei nutrienti è un processo fondamentale per la nostra salute, in quanto permette al corpo di sfruttare le sostanze nutritive provenienti dagli alimenti e di trarre poi energia da loro, nell’interesse del benessere dell’intero organismo.
Come funziona l’assorbimento dei nutrienti
L’assorbimento dei nutrienti è un processo affascinante che si svolge principalmente nell’intestino tenue, un organo sorprendentemente lungo e progettato per massimizzare l’assorbimento di sostanze nutritive. Dopo che il cibo viene scomposto nella bocca e nello stomaco, passa nell’intestino tenue dove la maggior parte dei nutrienti viene assorbita.
L’intestino tenue è rivestito da milioni di villi e microvilli, ossia piccole estroflessioni che aumentano enormemente la superficie totale di assorbimento portandola fino a circa 30 m2 Questa struttura consente al corpo di assorbire efficacemente vitamine, minerali ele sostanze derivanti dalle proteine, i carboidrati e i grassi che abbiamo assunto.
Alcuni nutrienti, come le vitamine liposolubili (A, D, E e K) e i grassi, necessitano della bile, prodotta dal fegato, per essere emulsionati e assorbiti. Altri, come il glucosio e gli aminoacidi, vengono invece trasportati direttamente attraverso le pareti intestinali grazie a meccanismi specifici.
Dopo il passaggio dall’intestino tenue, solo acqua, alcuni minerali e le fibre passano al tratto intestinale successivo, ovvero il colon.
I fattori che influenzano l’assorbimento dei nutrienti
Tra gli elementi che possono influire sulla capacità dell’organismo di assorbire e assimilare i nutrienti ci sono:
- la dieta: assumere con l’alimentazione alcuni nutrienti può promuovere o inibire l’assorbimento di altri. Per esempio, la vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro, mentre sostanze come i fitati, presenti in frutta secca, cereali integrali e legumi, possono ridurlo;
- stato di benessere dell’intestino: condizioni come ad esempio le malattie infiammatorie dell’intestino possono compromettere l’efficienza dell’assorbimento dei nutrienti;
- età: con l’avanzare dell’età, si può assistere a una progressiva riduzione dell’assorbimento intestinale dei nutrienti.
Il ruolo delle vitamine C e D
Le vitamine C e D influiscono rispettivamente sull’assorbimento di ferro e calcio a livello intestinale.
La vitamina C facilita l’assorbimento del ferro detto “non eme”, la forma in cui il ferro si trova ad esempio nei vegetali, meno assimilabile. Il ferro è un nutriente essenziale per il benessere del nostro organismo poiché necessario per la produzione di emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno nel sangue.
La vitamina D, d’altra parte, è cruciale per l’assorbimento intestinale del calcio e del fosforo, entrambi importanti per la salute delle ossa: in carenza di questo nutriente, il nostro corpo assorbe con difficoltà il calcio, anche se ne consumiamo una buona quantità attraverso la dieta.
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L’organo responsabile dell’assorbimento della maggior parte dei nutrienti è l’intestino tenue. Grazie alla sua struttura interna, ricca di villi e microvilli, l’intestino tenue massimizza l’area di assorbimento, permettendo il passaggio di aminoacidi, zuccheri semplici, acidi grassi, vitamine e minerali nel flusso sanguigno. Questo processo è fondamentale per fornire al corpo l’energia e le sostanze nutritive necessarie per il suo funzionamento.