Microbiota, o flora intestinale: la foresta nascosta nel nostro
Fino a qualche anno fa il microbiota intestinale veniva indicato con un nome a noi più familiare – flora – un termine meno preciso ma che si prestava bene a un paragone con un ambiente molto rigoglioso, come una foresta in cui una moltitudine di piante, fiori e animali diversi convivono in un insieme al tempo stesso caotico e armonico.
La stessa cosa avviene nel nostro intestino: il microbiota è una foresta di microrganismi diversi tra loro – oggi si parla di 100.000 miliardi di microbi2 appartenenti a circa 1.000 specie diverse3 – che formano un “ambiente” specifico, in cui alcuni si troveranno particolarmente bene, e si diffonderanno quindi molto, mentre altri non riusciranno a svilupparsi – proprio come avverrebbe per dei pini in Amazzonia.
La composizione del nostro microbiota è quindi legata a doppio filo con il nostro ambiente intestinale, e cambia ad esempio a seconda della sua acidità o della presenza di determinate sostanze, comprese quelle che “nutrono meglio” un certo tipo di flora anziché un altro.
L’importanza delle nostre scelte alimentari va intesa in questo senso: l’assunzione di fermenti lattici probiotici e di fibre prebiotiche, ad esempio, favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, mentre abitudini alimentari non corrette (insieme ad altri fattori come stress o assunzione di antibiotici e altri farmaci) possono incidere negativamente2.